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Giuseppe Goisis

Con soavi cure

Un cammino nell’umano alla ricerca di senso
Con soavi cure
Scheda
Gabrielli editori
2023
€ 15,00
Giuseppe Goisis (1944-2023) è stato docente di Filosofia politica e Politica ed etica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ma l’impegno strettamente didattico si è sempre coniugato con il contributo nell’associazionismo culturale, dalla Società Filosofica Italiana e dal Centro di Studi filosofici di Gallarate, al Centro studi per i Diritti umani, all’Associazione “Persona al centro”, alla Fondazione “Luigi Stefanini” e alla “Scuola di Memoria Storica Europea”. Autore di numerosi libri e di circa 250 tra articoli e saggi che spaziano dalla storia del pensiero politico e sociale, all’etica teorica e applicata, dai temi educativi alla riflessione religiosa. Tra le monografie: Sorel e i soreliani (1983), Mounier fra impegno e profezia (1990), Eiréne. Lo spirito europeo e le sorgenti della pace (2000), Il pensiero politico di A. Rosmini (2010); i volumi più recenti: Tommaso Moro (2015), Dioniso e l’ebbrezza della modernità (2016), Hitler e il nazismo (2016), Premesse ed esiti del volontariato (2017), Speranza (2020). Fonte: www.gabriellieditori.it

L’interesse per l’umano è un tratto determinante nel cammino personale di Giuseppe Goisis (filosofo di chiara fama e nostro collaboratore, che ci ha salutati nell’aprile del 2023), e informa tutto il suo pensiero, come mostrano i testi raccolti in questo libro, ripresi da interventi pubblicati su «Famiglia domani» (rivista curata dai Centri di Preparazione al Matrimonio italiani) e «Dolomiti» (per il quarto capitolo del libro). In un tempo di crisi, l’autore continua a porsi la domanda di senso cercando risposte nella vita propria e altrui: c’è sempre da imparare, bisogna abituarsi a farlo, attenti a come la coscienza umana conosce e interpreta la realtà.

Tra i vari spunti offerti, alcuni tratti del presente ci sembrano particolarmente rilevanti: l’idolatria, il senso di vuoto e la paura. Di fronte al primo, l’autore invita a cogliere il valore dell’introspezione, facendo luce su limiti e potenzialità, per evitare di lasciarsi manipolare. In risposta al senso di vuoto è decisivo recuperare «il rapporto tra generazioni che è narrazione di civiltà», in cui i genitori trasmettono i significati fondamentali della vita attraverso la testimonianza dell’amore (che veicola «il gusto dell’esistenza», la «convinzione profonda che la vita è buona e val la pena di essere vissuta»), l’educazione alla critica e all’autocritica, l’apprezzamento del senso della storia e la virtù della pazienza.

In un contesto sempre più polemico, l’autore invita al dialogo, a «lasciarsi interpellare dalle obiezioni altrui, proponendosi come ascoltatori disponibili e attenti», insistendo sul valore del dubbio, come «tutela più vigorosa della nostra condizione d’umanità contemporanea». Infine, il contrario della paura non è tanto il coraggio, ma la speranza, intesa non come semplice emozione, ma come virtù, che è «la cifra dei cristiani, nella famiglia e nella società».

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Data di aggiornamento: 18 Maggio 2024